Blue Deep

Blue Deep

I Blue Deep, tra assoli, riff e sorprese, passano da Eric Clapton a B.B. King, per arrivare a John Mayer, Ray Charles, Etta James, Jeff Beck e molti altri ancora, con l'intento di condurre il pubblico lungo un percorso che sfiorerà diverse sfumature del blues. Dopo aver calcato il palco della Festa Europea della Musica a Martina Franca e del South Italy Blues Connection a Matera, la blues band torna nel perimetro barese per allietare il pubblico con un concerto che, mantiene salde le loro radici ma si sposta leggermente su un sound più acustico e meno elettrico. 

Una scelta dettata dal luogo, differente dai palchi su cui siamo abituati a vedere la band barese ma, anche, dalla capacità dei quattro artisti di reinventarsi per poter stupire di volta in volta il loro pubblico. Quello dei Blue Deep è un sound che si fonda su radici lontane ma non dimentica il presente, i quattro artisti pugliesi, infatti, sono sempre stati elogiati per la loro particolare capacità di rendere gli arrangiamenti moderni. Inoltre, ulteriore particolarità della band è l'estrema diversità tra i quattro componenti, diversità che confluisce, inevitabilmente nel sound rendendolo personale e arricchendolo di sfumature Jazz, Soul, Funk, Rock e R'n'B, il tutto coadiuvato dal particolare talento di ogni componente: la voce black, potente e piena di sfumature di Francesca Emilio, le abili mani di Maurizio Ruta alla chitarra capace di condurre il pubblico, con meticolosa perfezione verso sonorità accattivanti, il groove travolgente di Beppe Garavelli alla batteria e l'eleganza di Raffaello Bellino al basso. 

La band nasce nel 2013, dall'incontro casuale sul web tra il chitarrista, Maurizio Ruta e il bassista, Raffaello Bellino, ai quali si aggiungono poco dopo la cantante, Francesca Emilio e il batterista, Giuseppe Garavelli. I quattro, reduci da diverse esperienze artistiche, riescono subito a trovare la giusta sintonia intraprendendo un lungo percorso per le strade del blues che li porterà a riproporre, attraverso la ricerca e la continua sperimentazione, i pezzi che più hanno segnato la storia del genere.